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Danielle Maion

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I resti della Julia dalla Vojussa al Don. Diario di Giacomo Bellina ,    2019 Giovanni Morocutti. Scultore dell’armonia , “Percorsi d’arte 1”, 2018 Raimondo Valesio Calice. Pittore , “Percorsi d’arte 2”, 2018 Da Lauco a Paularo: l'emigrazione della famiglia Gressani , 2017 Raimondo Valesio Calice. Valcara , Tolmezzo  2017 Direttore responsabile della rivista Carnia Alpina , A.N.A. Sezione Carnica (Ud) Direttore responsabile della rivista Qui Magazine , Tricesimo (Ud) Direttore responsabile della rivista InCarnia , Tolmezzo (Ud) Pubblicazioni scientifiche : «Nagykanizsa andata e ritorno. Storia di una famiglia di imprenditori carnici in Ungheria»,  Quaderni dell ' Associazione  della  Carnia  Amici dei  Musei  e  dell'Arte , 16-17 (2011-2012), pp. 27-50. «San Giacomo di Compostella e le tradizioni locali»,  Sot la Nape  2 (2011), pp. 41-46. The Production and Use of English Manuscripts 1060t...

DOVE L’ALPINITÀ È DI CASA

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Non è un’impresa facile ripercorrere cent’anni di storia e soprattutto riuscire a celebrarla trasmettendo i suoi momenti più significativi. Per fortuna la Sezione Carnica nasce e vive in un territorio in cui lo spirito alpino va oltre la mera appartenenza a un Corpo o l’adesione a un’associazione. Il tessuto locale è infatti impregnato di alpinità e la popolazione accoglie sempre con grande entusiasmo e partecipazione gli alpini. Così la storia della Sezione e dei suoi attuali 31 Gruppi continua ad essere tramandata e soprattutto vissuta lungo un viaggio che dura da ben cent’anni. Era infatti il 5 gennaio 1923 quando L’Alpino annunciava la fondazione della Sezione Carnica. Il 29 aprile dell’anno seguente si teneva la prima assemblea alla presenza di trentuno soci capeggiati da Ilario Candussio, invalido di guerra, decorato al valor militare, come lo erano peraltro tanti dei reduci della Grande Guerra che confluirono nelle file dell’Ana Carnica. Nel suo primo decennio di attività, ma ...

LA STORIA, I RACCONTI, PAULARO E CIRO DI GLERIA

  È arrivata la pioggia e il brutto tempo. Lungi da me narrare le vicissitudini delle attuali giornate primaverili e del loro delicato clima invernale! Quello che voglio raccontare è come la neve ha benevolmente incipriato i profili delle montagne trattenendoci tutti a casa. Benevolmente perché nelle giornate di bel tempo, il centro dei paesi di montagna al mattino pullula di gente che al pomeriggio affolla come api gli orti e i campi, mentre l’inverno e il freddo riportano la vita in casa e, quest’anno, lo fa anche la primavera. Con gli anni, ormai ben nove, mi sono abituata a questi ritmi che riportano pace interiore mentre si guarda il mondo dalla finestra. Anche il dolce riposo è apprezzabile. A dire la verità, aspettavo da tempo un’occasione per rintanarmi in casa ad un orario adatto per dedicare alcune ora alla lettura dei racconti di Ciro Di Gleria che l’autore mi aveva personalmente donato. Ho considerato questo fatto un grande onore e, a lettura ultimata, un grandissimo pr...

LUIGINA FERUGLIO, MUSICISTA, INSEGNANTE E MAMMA, UN TRINOMIO INDIVISIBILE

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Luigina Feruglio, originaria di Martignacco, in provincia di Udine, è nota nel panorama musicale nazionale per le sue esecuzioni con l’arpa celtica. Luigina non ha tuttavia sembra suonato questo strumento proprio del folklore celtico. Come succede spesso, il primo passo di avvicinamento alla musica lo ha compiuto con la banda del paese, seguendo la tradizione di famiglia. A 8 anni Luigina suona il clarinetto, dimostrando una particolare inclinazione alla musica, tanto che viene spinta a frequentare il conservatorio. Si diploma in clarinetto a Udine e quindi inizia a insegnare, non disdegnando la partecipazione a iniziative e progetti musicali. Quando ha sentito che la musica era la sua passione? «La passione vera e propria si è manifestata al conservatorio, dopo aver frequentato le lezioni di teoria e solfeggio, e quindi nel momento in cui sono arrivata allo strumento.» Clarinetto prima, arpa celtica poi… «Suono l’arpa celtica da circa 8 anni, una scelta che è molto legata alla mia vit...

STORIA DI AMICIZIA/INIMICIZIA IN CARNIA DURANTE LA PRIMA GUERRA MONDIALE

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Raimondo Valesio Calice, s.t., 1962 olio-encasuto su tela, cm 95x64 (Sede Ana Paularo-Ud) Tra il 1915 e il 1917,   le nostre montagne furono teatro di battaglie terribili in condizioni climatiche davvero ostili, dove i combattenti di entrambi le parti erano poco più che ragazzi che in tempi normali erano legati anche da rapporti d'amicizia, scardinati dalla guerra. Fu così che soldati di tutti i paesi, accomunati dallo stesso destino, furono in grado di   stabilire dei rapporti pacifici e di ‘proclamare’, in certe occasioni, delle tregue. La più celebre tra queste fu senza dubbio la cosiddetta   Tregua di Natale del 1914   quando sul   fronte occidentale   i soldati francesi e tedeschi si scambiarono gli auguri di Natale e dei piccoli doni, sospendendo i combattimenti per una settimana. Questo genere di episodi avvenne anche sul   fronte italiano , specialmente in quelle zone del fronte in cui   la distanza   tra le   linee trince...

EPIDEMIE IN TEMPO DI CALAMITÀ NATURALI

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La terra tremò nel Friuli orientale il 20 ottobre 1788 alle ore 4.30 (VIII Mercalli). La scossa durò 3 o 4 secondi e fu seguita da altre 10- 12 scosse leggere nei giorni successivi. Il terremoto ebbe il suo epicentro a Tolmezzo . Le fonti (lettere di testimoni diretti, notizie pubblicate sui giornali dell’epoca e alcune epigrafi collocate in edifici ricostruiti) parlano di 32 vittime e di molti feriti su una popolazione stimabile in circa 1.400 abitanti. Più che per i danni del terremoto, il 1788 viene tuttavia ricordato per l’ epidemia di febbri dissenteriche che seguì. Nelle osservazioni medico, pratico, meteorologiche del padovano Jacopo Penada del 1792, si legge infatti quanto segue: «Ma nella Carnia, e segnatamente nel Territorio di Tolmezzo in conseguenza del terribile terremoto ivi occorso, si sviluppò una mortale Epidemia di febbri dissenteriche contagiose, le quali recarono un guasto considerabile a quelle misere popolazioni, e segnatamente nelle Ville d'Incarojo, di Si...

QUANDO L’IMPRENDITORIA FRIULANA CONQUISTA IL MONDO: INTERVISTA A GUSTAVO BOMBEN TITOLARE DELLA FAMA S.R.L

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Gustavo Bomben, amministratore unico dell’azienda FAMA S.r.l. di Zoppola di Pordenone, uno dei leader mondiali nella fornitura di accessori per gallerie (guarnizioni di sigillatura, sistema di connessione e accessori per i conci), è uomo friulano tout-court. Non ama parlare di sé e mantiene sempre un profilo basso anche riguardo ai risultati raggiunti dall’azienda. Ciò non frena tuttavia la sua voglia di raggiungere nuovi traguardi. Come arriva a Fama? «Devo dire che ho molta stima di Luigi Di Maio visto che ho iniziato pure io facendo il bibitaro alla Zanussi di Pordenone. Mi piace ricordare che tutte le esperienze lavorative insegnano qualcosa. Al tempo, avevo poca voglia di studiare ma, pur lavorando, mi sono diplomato in meccanica. Ecco quindi il mio passaggio a una nuova esperienza, quella tecnica, sempre presso l’azienda Zanussi.» «Dopo un po’ – prosegue il suo racconto – ho voluto condurre io stesso un’impresa commerciale, cosa che mi ha dato un grande insegnamento in campo am...

TECNOLOGIA PER LA VINIFICAZIONE E NON SOLO GORTANI SRL

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Potrebbe essere paradossale produrre distillati e solo successivamente pensare ai loro contenitori. Non è tuttavia così. La volontà di fornire prodotti di qualità hanno portato a guardare con attenzione non solo a quello che viene prodotto, ma anche a come viene conservato. Gortani Srl nasce da un’idea, anzi, visti i risultati raggiunti, da un’ottima intuizione di Gianpietro Gortani , padre dell’attuale titolare dell’azienda. Gianpietro aveva avviato nel primo dopoguerra una piccola attività di distilleria ad Arta Terme   (Ud) e usava, per imbottigliare, tradizionali contenitori. Riteneva tuttavia che fossero più adatti i contenitori realizzati in acciaio. Non disponendo a quel tempo di fornitori di quel tipo di recipienti, Gianpietro iniziò a produrli in proprio nella piccola officina. Da questa prima esperienza, la famiglia Gortani passa a produrre contenitori di acciaio anche per conto terzi. Con l’aumento di richieste, viene ritenuto necessario abbandonare la produzione di dis...