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Visualizzazione dei post da maggio, 2017

NIGERIA: LE RAGAZZE DI CIBOK LIBERATE…O NO?

AMNESTY INTERNATIONAL HA DOCUMENTATO ALMENO ALTRI 41 CASE DI RAPIMENTI DI DONNE Dopo la liberazione, il 6 maggio, di ben 82 delle 276 studentesse rapite da Boko Haram dal dormitorio di una scuola di Chibok , nello stato nordorientale di Borno, in Nigeria, è stato annunciato i giorni scorsi dal vicepresidente Yemi Osinbajo che un’altra ragazza è riuscita a fuggire agli estremisti islamici. Dalle ultime indiscrezioni, pare tuttavia non si tratti di una delle ragazze di Chibok. Non è l’unico rapimento operato da Boko Haram, che usa spesso le sue vittime come kamikaze.  Amnesty International ha infatti documentato almeno altri 41 casi di rapimenti di massa compiuti da Boko haram a partire dal 2014. La vicenda  delle cosiddette “Chibok girls” aveva tuttavia scosso le coscienze del mondo, dando inizio a una vasta campagna internazionale, soprattutto mediatica, segnata dall’hastag  #BringBackOurGirls . L’attenzione ...

ARTE TESSILE FRIULANA

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Si dice che quando Adamo vangava, Eva filava, e nella scena dell’Annunciazione riportata dai Vangeli apogrifi, la Vergine viene sorpresa dall’arcangelo Gabriele mentre era intenta a filare la porpora per il velo del Tempio. Tutto questo sta a significare che l’arte del filare e del tessere sia molto antica. Anche la Carnia vanta una lunga tradizione nel settore tessile che raggiunse il suo culmine nel Settecento quando , in ogni casa, anche la più sperduta del territorio, c'era in funzione almeno un telaio, soprattutto grazie all'intelligenza e alla capacità di Jacopo Linussio (Paularo, 1691 -  Tolmezzo,  1748). L’imprenditore riuscì infatti a creare, in pochi anni, un complesso manifatturiero che occupava oltre trentamila addetti. Negli anni ’50 del secolo scorso, il senatore Michele Gortani, molto sensibile allo sviluppo del territorio locale, sostenne l’avvio di corsi di formazione all’arte del tessere per far rivivere la dismessa attività di tessitura in Carnia....

VERDETTO DEL PROCESSO STORICO: RICONFERMATA LA CONDANNA AL DITTATORE DEL CIAD HISSÈNE HABRÉ

Si è definitivamente concluso quello che era stato definito “processo storico” quando prese inizio nel luglio 2015. Dopo circa 20 anni di procedimenti, l’ex capo di stato del Ciad, Hissène Habré, condannato all’ergastolo nel maggio del 2016 per crimini di guerra, crimini contro l’umanità, atti di tortura e stupro, ha visto riconfermata in appello la sentenza di primo grado. La condanna è stata pronunciata da un tribunale del vicino Senegal, paese in cui Habré si era fuggito dopo essere stato cacciato da un mandato di cattura emesso dal Belgio nel 2005. A deporlo fu un suo ex consigliere, Idriss Deby, attuale presidente. Habré, ormai settantacinquenne, dovrà scontare i suoi ultimi anni in galera, ma non è ancora dato di sapere se il vecchio dittatore espierà la sua pena in Senegal o in un altro paese del continente. Processo storico, si è detto, non solo perché per la prima volta un ex Capo di Stato africano compare davanti alla giustizia di un altro paese p...