EUROTECH: COLOSSO DELL’INNOVAZIONE IN CARNIA
L'IMPORTANZA DEI MERCATI USA E GIAPPONE, SENZA DIMENTICARE LE ORIGINE
Sembrerebbe un grande obiettivo quello raggiunto
dall’azienda Eurotech, nata nel 1992 come startup grazie a cinque ricercatori,
oggi multinazionale quotata a Milano e Parigi, con sede ad Amaro in Carnia, ma
con numerose succursali sparse in tutto il mondo ed impegnata, fin dalla sua
fondazione, a creare innovazione.
L’Eurotech è annoverata tra i leader mondiali nel
settore dell’alta tecnologia per la miniaturizzazione di computer, e la
commessa americana costituisce, al dire di Roberto Sigari, imprenditore pluripremiato, oggi
presidente e amministratore delegato dell’azienda, “una delle tante commesse
americane, ma è importante perché si colloca a poco più di un mese dalla
vendita dell’azienda americana Parvus Corporation, dedicata a servire il
mercato aerospaziale e quello della difesa degli Stati Uniti, azienda che
garantiva un fatturato di 20 milioni di dollari l’anno. L’ordine della AirVend
è la dimostrazione palpabile che Eurotech America può compensare il mancato
guadagno derivato della Parvus”. Una vendita, quindi, che non solo ha
rapportato al gruppo ben 38 milioni di dollari (circa 2,8 milioni di euro), a
fronte dei 2,26 milioni di dollari (circa 1,95 milione di euro) spesi per la
sua acquisizione nel 2003, ma che comunque non ferma l’avanzata di Eurotech
Inc. che, con l’ordine della AirVend ed altre commesse in atto, dovrebbe
recuperare il mancato fatturato proveniente dalla Parvus in pochi anni.
Inoltre, la nuova commessa ha dimostrato che Eurotech rimane presente nel
mercato USA e questo non solo nel settore della difesa.
Allora chiediamo a Roberto Siagri di illustrarci i motivi
della vendita dell’azienda americana. “Con la vendita della Parvus, possiamo
concentrarsi su altri obiettivi quali, la ricerca Machine to Machine (M2M), con
la creazione di macchine sempre più intelligenti, la ricerca nella sicurezza e
sorveglianza, già in parte coperta dal marchio ITH Security della I.P.S.
Sistemi Programmabili S.r.l. del Gruppo Eurotech, e nel supercalcolatore a
basso consumo.” Investimenti quindi nella ricerca, il marchio sotto cui si è da
sempre presentata l’azienda. Ma Eurotech guarda anche a nuovi mercati:
attualmente non vengono toccati la penisola iberica e la Germania; in Europea è
presente solo in Francia, Inghilterra e Italia.
L’America è sempre in pole
position perché offre ampio spazio all’innovazione, anche se in fatto di
fatturato il Giappone è quello che porta maggiore utile. In un mercato in
continua espansione in cui si valuta che nel 2015 ci saranno ben tre volte
tante le attuali macchine connesse in internet, Siagri dice che “questa è la
sfida dei prossimi anni in cui verrà prodotta una ingente quantità di dati che
dovranno essere raccolti e dovranno essere in grado di interagire fra di loro.”
Insomma un futuro all’insegna di macchine sempre più intelligenti. Nuovi
mercati, capacità di guardare oltre il qui e ora e di immaginare il futuro; ma
chiediamo al presidente di parlarci del mercato italiano.
Siagri sottolinea “la
mancanza di enti più attenti alle imprese e soprattutto a quelle innovative.
Esiste una tendenza ad aspettare di vedere cosa fanno gli altri invece di
cogliere le innovazioni.” Una nota di rammarico, giustificata anche dal
fatturato italiano che rappresenta solo il 7/8% di quello totale dell’azienda,
anche se il 14/15% della produzione è italiana.
Ci viene quindi legittimo
chiedere al presidente se intende mantenere la sua sede di Amaro dove sono
attualmente impegnati circa 70 unità. “Rimane in me quello spirito un po’
patriota che mi tiene legato alla mia terra e la speranza che le cose possano
cambiare.”
E così, spinto da uno “spirito di servizio” per il suo paese,
Roberto Siagri riveste da un paio di anni il ruolo di presidente del Museo
carnico delle tradizioni popolari “Michele Gortani” di Tolmezzo e garantisce la
sua partecipazione a numerosi convegni e attività accademiche del territorio.
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