LIBERTÀ D’INFORMAZIONE
Sono ormai mesi
in cui assistiamo alle proteste contro i provvedimenti presi dal Governo che
sembrerebbero limitare la libertà d’informazione. Tutti si sono alzati in nome
della libertà di espressione, sommo principio sancito dalla Costituzione
italiana... e non solo.
Senza entrare nel
merito del problema, ci preme invece soffermarci su un altro concetto
importanza e cioè, che tipo di informazione ci viene data.
Siamo ben
informati della vita privata dei politici, delle loro “scelte sessuali”, delle
loro frequentazioni, del loro tenore di vita, un po’ meno del loro operato… e
se è vero, come vuole l’antica filosofia ermetica, che esiste un legame
ineluttabile tra macrocosmo e microcosmo, la stessa ‘informazione’ ci viene
data a livello locale dove l’argomento di prima pagina è lo scambio di battute
tra i consiglieri riguardo alle loro trasferte “in dolce compagnia”. E poi c’è
il famoso outing, uno dichiara in pubblico le sue inclinazioni sessuali
e, come per magia, si guadagna le prime pagine dei giornali.
Si tratta solo
alcuni esempi, ma forse, ci piacerebbe essere ‘informati’ su altro. Per
esempio, a che punto ne siamo con il Kosovo, dove, da alcune fonte, traspare
una situazione precaria; quanto incidono i più di 25 conflitti che si
registrano nel mondo? cosa comportano i cambiamenti climatici che interessano
il mondo? Perché, al processo di Bari del 1969, la banda di Totò Riina è stata
assolta al completo? I magistrati avranno avuto le loro ragioni, ci piacerebbe
che qualcuno ce le facesse conoscere anche a distanza di tanti anni.
E poi c’è la
crisi… cosa viene fatto per uscire della crisi? Assistiamo solo a prese di
posizioni “di destra” o “di sinistra” su singoli interventi senza che ci venga
spiegato il pro e contro delle cose…Chi dice che stiamo migliorando, chi dice
che stiamo peggiorando e noi, non sappiamo che fare.
A questo punto,
facciamo una bella protesta di piazza, non contro la limitazione
dell’informazione ma contro la disinformazione.
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