PICCOLA DIGRESSIONE SUL VINO: DA ELEMENTO CONVIVIALE A PROTAGONISTA DELLA STORIA

Nella letteratura classica, il vino è associato all’idea di festa conviviale ed è presente nei simposi riservati a pochi che partecipano ad una serie di sequenze rituali con un liturgia ben precisa: ai partecipanti vengono poste ghirlande di fiori intorno al collo e versato unguento sul petto e balsami profumati. L’aspetto festoso del vino non manca certamente nella letteratura biblica: un banchetto con vini eccellenti e raffinati è la metafora usata in Isaia per descrivere un’età felice. In ambito nordico, ad un estremo geografico e cronologico, la birra prende il posto del vino, mantenendone le sue caratteristiche conviviali. Attorno al VII-VIII d.C., si canta che quando l’eroe Beowulf giunge dalla Svezia alla corte del re danese, questi, prima dell’attacco all’orco feroce di nome Grendel, fa allestire un convito di accoglienza dove il segno della festa non è altro che questo “limpido liquido”. Il vino diventa anche protagonista di vicende, avendo la capacità di guidare i ...